I beneficiari del «Fondo impresa femminile» saranno le imprese che riusciranno a concludere l’istruttoria superando la soglia minima di punteggio quando ci sono ancora risorse disponibili.
Non necessariamente queste coincideranno con quelle che hanno presentato le domande per prime. Il bando, come previsto dal decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 296 del 14 dicembre, è “a sportello”, ma l’eventuale richiesta di documenti integrativi da parte di Invitalia allunga i tempi dell’istruttoria, mettendo in stand by le richieste. Inoltre, il mancato raggiungimento della soglia minima di punteggio richiesto esclude dal contributo.
L’agevolazione è importante e concede contributi a fondo perduto dal 50 all’80%, con eccezione per le imprese create da donne in stato di disoccupazione per le quali il contributo può salire al 90%, anche per questo, i richiedenti devono presentare da subito bene le domande e fare una buona pianificazione. Per quattro anni non potranno presentare nuove domande sul bando una volta ammesse.
Le domande di agevolazione dovranno essere compilate esclusivamente in via telematica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet di Invitalia.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero.
Fonte Il Sole 24 Ore
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