Con la conversione del decreto legge 17/2022, approvata dal Senato la scorsa settimana, diviene definitiva la norma di sostegno alle esigenze di liquidità conseguenti al “caro bollette” nei confronti delle imprese energivore nonché della catena di fornitura a monte.
I finanziamenti richiesti dalle imprese per far fronte all’attuale emergenza energetica possono essere assistiti dalle garanzie dello Stato attraverso gli strumenti Garanzia Italia e Fondo di garanzia per le Pmi alle medesime condizioni agevolative previste dai regimi operanti sotto temporary framework (quadro temporaneo di riferimento per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione europea).
Viene infatti estesa la garanzia straordinaria di Sace – inizialmente prevista dagli articoli 1 e 1-bis del decreto legge Liquidità 23/2020 – a favore delle imprese per comprovate esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia.
Parallelamente, si interviene anche sull’operatività del Fondo centrale di garanzia Pmi (Mcc) – anch’essa in base al decreto Liquidità, dove è prevista all’articolo 13 – disponendo che la relativa commissione, a fronte delle garanzie concesse dalle banche alle imprese (reintrodotta a partire dal 1° aprile 2022), non è dovuta per le garanzie rilasciate dal Fondo a sostegno delle esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia.
Entrambe le misure sono operative fino al 30 giugno 2022.
Fonte Il Sole 24 Ore
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