Simest continua a spingere la corsa dell’export, a documentarlo sono i numeri che fotografano l’andamento 2021 del contributo export su credito fornitore, uno degli strumenti di supporto delle esportazioni di beni strumentali (impianti e macchinari) che la società presieduta da Pasquale Salzano e guidata da Mauro Alfonso gestisce in convenzione con il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale: +60% sull’anno prima per un controvalore complessivo pari a 406 milioni di euro. Tradotto: 115 operazioni concluse lo scorso anno (+200% rispetto al 2020) in favore di 62 Pmi e midcap italiane, con vendite in 40 paesi esteri.
La gestione dello strumento consente a Simest di erogare, a valere sul fondo pubblico 295/73, un contributo in conto interessi a fondo perduto direttamente all’esportatore italiano in modo da permettere all’imprenditore l’offerta di dilazioni di pagamento a condizioni di acquisto competitive dei suoi prodotti. Il contributo viene assicurato all’azienda italiana, pmi o midcap, nel momento in cui avviene lo sconto dei titoli di pagamento presso un istituto scontante emessi dall’acquirente estero a fronte delle rate di pagamento dovute. In sostanza, lo strumento va a compensare la differenza, se positiva, tra il tasso di sconto chiesto dall’istituto e il tasso di interesse per la dilazione del pagamento ottenuto dall’esportatore permettendo, dunque, a quest’ultimo di ridurre o, addirittura, di azzerare i costi dell’operazione.
Fonte Il Sole 24 Ore
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