Dal 17 novembre sarà possibile inviare le domande, con possibilità di pre-compilazione dal 4 novembre: sono le due date chiave per le imprese che vorranno accedere al Green new deal italiano, il programma di investimenti del ministero dello Sviluppo economico che punta a realizzare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione. A disposizione, secondo quanto aveva già indicato un decreto interministeriale pubblicato a inizio anno, ci sono 750 milioni: 600 milioni per finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (Fri), gestito da Cassa depositi e prestiti, 150 milioni per contributi a fondo perduto sul Fondo per la crescita sostenibile (Fcs), gestito dal Mediocredito centrale.
Potranno accedere ai fondi tutte le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i centri di ricerca.
Potranno richiedere agevolazioni e contributi a fondo perduto per realizzare nuovi processi produttivi, prodotti e servizi, o migliorare notevolmente quelli già esistenti, per raggiungere gli obiettivi di: decarbonizzazione, economia circolare, riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico, per un totale di sei ambiti di intervento ammessi.
Ad accedere ai finanziamenti saranno i progetti che prevedono investimenti compresi tra i 3 e i 40 milioni di euro, da realizzare sul territorio nazionale, con una durata compresa tra 12 e 36 mesi. Fino a 10 milioni ci sarà una procedura a sportello; oltre i 10 milioni e fino a 40, una procedura negoziale. Le risorse disponibili sono divise esattamente a metà tra le due procedure.
Le imprese, anche in forma congiunta tra loro, potranno presentare le domande esclusivamente online.
Fonte Il Sole 24 Ore
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