Transizione 4.0: risorse disponibili
- Administrator
- 22 lug
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Sono poco più di 930 milioni le risorse ancora disponibili per i crediti d’imposta del piano Transizione 4.0; il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) e il Gestore dei servizi energetici (Gse) hanno determinato l’ammontare di fondi dopo che si è chiuso il mese a disposizione delle imprese per confermare con la nuova modulistica le comunicazioni degli investimenti 4.0 relative al 2025 e già trasmesse entro il 15 maggio scorso.
Inoltre il piano Transizione 4.0 è stato oggetto, nei giorni scorsi, di una lettera congiunta inviata al ministro Adolfo Urso dalle associazioni di piccole imprese Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti. Un appello per chiedere di ristabilire l’automaticità del riconoscimento del credito di imposta (quindi non solo per investimenti precedenti al 2025). «L’obbligo di comunicazione telematica - sottolineano – sta infatti creando notevoli incertezze operative a molte imprese che restano in attesa di conferma della prenotazione o del rigetto della richiesta di agevolazione per esaurimento delle risorse disponibili». Le confederazioni chiedono anche il ripristino dell’agevolazione per i beni immateriali (come i software), cancellata dall’ultima legge di bilancio.
Storia a parte per il piano Transizione 5.0, che agli obiettivi di digitalizzazione 4.0 associa quelli di efficienza energetica. Si tratta di un programma finanziato dal Pnrr con 6,23 miliardi di euro e partito con notevoli difficoltà, che hanno compromesso l’assorbimento. Negli ultimi mesi si è registrata una notevole accelerazione, comunque non abbastanza per rispettare i target di spesa del Pnrr a metà 2026. Resta in corso un complesso negoziato tra il governo e i funzionari della Commissione Ue per valutare eventuali flessibilità sui tempi o utilizzi alternativi per le risorse che avanzeranno (finora si è ipotizzato di riprogrammare circa 3 miliardi di euro).
Fonte Il Sole 24 Ore

