Arrivano le risorse per sbloccare le 1.361 domande di finanziamento agevolato connesso al cofinanziamento a fondo perduto presentate dalle imprese a Simest e ancora in istruttoria per carenza di fondi; la novità emerge da un emendamento approvato al Dl 144/2022.
Le domande ferme attualmente sono quelle relative al Pnrr M1.C2.I5 sub-misura «Rifinanziamento e ridefinizione del fondo 394/81 gestito da Simest»; il ritardo degli esiti crea difficoltà alle imprese, attualmente bloccate sugli investimenti, in quanto le spese devono essere sostenute a partire dalla data di ricezione di esito della domanda.
I pagamenti delle spese dovranno avvenire attraverso il conto corrente dedicato indicando all'interno della causale di ogni pagamento i riferimenti delle fatture e il numero Cup comunicato con l’esito della pratica.
Tutte le spese finanziate, inoltre, devono essere coerenti con i principi del “non arrecare un danno significativo”.
Simest ha messo a disposizione delle schede tecniche circa le dichiarazioni/certificazioni necessarie per l’ammissibilità delle spese.
Le risorse, grazie all’emendamento, vengono attinte dal Fondo per la promozione integrata, istituito dall’articolo 72 del Dl 18/2020 e dal fondo per la 394/81.
L’emendamento che prevede il ri-finanziamento sembrerebbe però fare riferimento agli aiuti de minimis; se confermato questo porterebbe gli aiuti concedibili all’interno dei “soli” 200mila euro nel triennio.
Fonte Il Sole 24 Ore
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